"Le sorelle non lascino di esercitarsi nell'officio al quale vengono indistintamente chiamate, fosse pure quello di spazzare le stanze, lavare le scodelle e pulire le malate, mostrando in quello una sana allegrezza e consolazione, contentissime di compiere un'azione molto nobile e preziosa agli occhi di Dio.".
"Le Sorelle infermiere renderanno alle malate, a cui vanno fuori della casa, tutti i servigi e le medicazioni che possono eseguire senza il concorso del medico e del chirurgo. Faranno preparare il vitto e la biancheria e le altre cose volute dalle circostanze, guardandosi però dal secondare i poco giudiziosi desideri delle inferme e temperando il rifiuto con carità e prudenza ... nelle case delle ammalate staranno con affettuoso zelo e carità, ma soltanto nelle ore prescritte e non mai di notte".