Le donne che si sentono attrarre dal Signore a servire gli ammalati per amore di Gesù Cristo, e desiderano fare un'esperienza vocazionale tra le Suore Infermiere dell'Addolorata, possono scrivere al seguente indirizzo di posta elettronica: noviziato @ valduce.it (scrivere l'indirizzo tutto attaccato, senza spazi).

lunedì 25 febbraio 2013

Meditare sulla Passione di Cristo

Diceva S. Agostino che vale più una sola lacrima sparsa meditando sulla Passione di Cristo, che un pellegrinaggio sino a Gerusalemme ed un anno di digiuno a pane ed acqua. Sì, il nostro amante Salvatore ha patito tanto affinché vi pensassimo, poiché pensandovi non è possibile non infiammarsi del divino amore. Gesù da pochi è amato, perché pochi sono quelli che considerano le pene che ha patito per noi; ma chi le considera spesso, non può vivere senza Gesù. Si sentirà talmente stringere dal suo amore che non gli sarà possibile resistere a non amare un Dio così innamorato che tanto ha patito per farsi amare. S. Francesco piangeva nel meditare le sofferenze di Gesù Cristo. Una volta mentre lacrimava gli venne chiesto che problema avesse, egli rispose che piangeva per i dolori e gli affronti dati al Signore e si dispiaceva nel vedere gli uomini ingrati che non l'amano e non lo pensano.

Questo brano che avete appena letto è tratto dal libro "Meditazioni sulla Passione di Gesù Cristo", scritto da S. Alfonso Maria de Liguori e da me rielaborato e tradotto in italiano moderno. E' possibile acquistare il libro ordinandolo presso qualsiasi libreria (meglio ancora se è una libreria cattolica), al modico prezzo di 6 euro. Casa editrice "Fede e Cultura".

martedì 19 febbraio 2013

Una donna dalle virtù eroiche

[Dal processo di beatificazione di Madre Giovannina Franchi, Fondatrice delle Suore Infermiere dell'Addolorata]

Dagli scritti della Venerabile, come dall’attento esame delle sue vicende terrene, emerge che la vita di Giovannina Franchi comprendeva un ventaglio di virtù cristiane di profonda intensità. L’umiltà e il nascondimento sono state indubbiamente i momenti più alti dell’esperienza ascetica e spirituale della Venerabile. La virtù della fede guidò e diede origine ad ogni azione della Madre. Nei suoi scritti e nelle sue parole il richiamo alla volontà di Dio e all’amore che la lega a Lui sono indissolubilmente frequenti. Il senso della speranza cristiana lo perfezionò fino a vivere tale virtù in modo eroico da occuparsi dei moribondi per disporli ad una buona morte. L’amore per Dio fu esclusivo, ardente, profondamente unito alla carità che la spingeva a servire il prossimo in modo totale fino al sacrifico della vita. La commissione dei Teologi ha osservato come tutta la vita della Serva di Dio, segno della tenerezza di Dio in mezzo agli ammalati, ruotò intorno al fine di "glorificare Dio servendolo nel malato". Le prove sulla fama di santità sono sufficienti, eloquenti, convincenti perché rispecchiano una vita scandita dalla pratica pronta, gioiosa e costante delle virtù teologali.