E' molto edificante questo fatto raccontato da don Bosco. Una volta gli apparve l'anima di san Domenico Savio, il quale gli raccontò della gioia che gode in Cielo ed altre cose. Ad un certo punto don Bosco gli chiese qual'era stata la cosa che lo aveva consolato di più nel momento estremo della morte. - s. Domenico disse: “Quale ti pare possa essere?” - don Bosco rispose: “Forse l'avere conservata la bella virtù della purezza?” - "Eh no! Non è questo solo” - “Forse ti rallegrò avere la coscienza tranquilla?” - “E' già una buona cosa; ma non è ancora la migliore” - “Sarà stato dunque tuo conforto la speranza del Paradiso? ...Sarà l'aver fatto opere buone?” - “No, no!... Ciò che più mi confortò in punto di morte fu l'assistenza della potente ed amabile Madre del Salvatore, Maria Santissima. E questo dillo ai tuoi giovani! Che non dimentichino di pregarla finché sono in vita!”
Le donne che si sentono attrarre dal Signore a servire gli ammalati per
amore di Gesù Cristo, e desiderano fare un'esperienza vocazionale tra le
Suore Infermiere dell'Addolorata, possono scrivere al seguente
indirizzo di posta elettronica: noviziato @ valduce.it (scrivere
l'indirizzo tutto attaccato, senza spazi).
mercoledì 30 maggio 2012
martedì 15 maggio 2012
Pensieri tratti dagli scritti di Madre Giovannina Franchi
"Le Sorelle dette Infermiere perché applicate all'assistenza degli infermi, separatesi dal mondo, si sono consacrate a Gesù Cristo Crocifisso e alla sua santissima Madre Addolorata, di cui i cristiani sono immagine più viva nei giorni della malattia."
"Almeno potessimo, colla divina grazia, corrispondere ad un favore sì grande, quale è quello di avere nella nostra casa Gesù Cristo in sacramento, con tutto fare e patire per Dio e per amore suo assistere i poveri infermi, ma con gran cuore."
"La casa delle Sorelle Infermiere sia una copia della casa di Marta e Maddalena sorelle di Lazzaro, la quale meritò di essere l'ospizio del nostro divin Salvatore."
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